Martedì 23 aprile 2024
DONAZIONE DI SANGUE
Il servizio trasfusionale CRS della Svizzera Italiana organizza un’azione di prelievo di sangue a:
MENDRISIO OBV, Ala sud, sala conferenze piano -1
dalle 14.00 alle 19.30
INDISPENSABILE L’APPUNTAMENTO TRAMITE PORTALE ONLINE SUL SITO www.donatori.ch OPPURE POTETE CHIAMARE IL NR. 091 960 26 06
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.donatori.ch
Luogo | OBV, Ala sud, sala conferenze piano -1 |
Indirizzo / Via | Mendrisio |
Età | Maggiorenni |
Sito web | Vai al sito |
Nell’ambito della mostra ‘La scuola di Mendrisio. Un progetto’, il Teatro dell’architettura Mendrisio dell’USI ha il piacere di annunciare i prossimi eventi: martedì 23 aprile, una lezione pubblica di Manfredo di Robilant dalle ore 12.30 alle ore 13.30, terzo e ultimo appuntamento del ciclo di incontri sulle scuole di architettura, e una visita guidata con i curatori dalle ore 17.00 alle ore 18.00.
Martedì 23 aprile 2024, ore 12.30-13.30
Teatro dell'architettura Mendrisio
Lezione pubblica di Manfredo di Robilant
Fuori e dentro l’architettura
La facoltà di Firenze e l’Architectural Association nei decenni 1960 e 1970
La ricerca di nuove visioni dell’architettura che andassero oltre il Movimento Moderno è passata nei decenni 1960 e 1970 attraverso le università, dove una nuova generazione di docenti ha contestato l’idea della scuola come preparazione pragmatica alla professione. Da un lato, questo atteggiamento ha condotto fuori dai confini disciplinari consolidati, nella sfiducia che l’architettura potesse effettivamente migliorare la realtà, come secondo il credo modernista. Dall’altro lato, ha condotto a rimarcare la specificità dell’architettura come microcosmo in cui la realtà può venire sublimata. La facoltà di Architettura di Firenze e l’Architectural Association di Londra sono stati due luoghi fondamentali per il confronto fra queste due posizioni.
Manfredo di Robilant ha conseguito il dottorato in storia dell’architettura moderna presso il Politecnico di Torino, dove è ricercatore in composizione architettonica. È stato associato alla ricerca della XIV Biennale di architettura di Venezia, per cui ha lavorato con Rem Koolhaas e la Harvard GSD, ed è stato Visiting Scholar al Canadian Centre for Architecture di Montréal. Con Giovanni Durbiano e Alessandro Armando ha fondato lo studio DAR architettura.
Alle ore 17.00-18.00 è prevista anche una visita guidata alla mostra con i curatori Marco Della Torre e Manuel Orazi. Su prenotazione al seguente indirizzo [email protected].
Luogo | Teatro dell'architettura Mendrisio |
Indirizzo / Via | Via Turconi 25 , Mendrisio |
Età | Per tutti |
Sito web | Vai al sito |
Nell’ambito della mostra ‘La scuola di Mendrisio. Un progetto’, presso il Teatro dell’architettura Mendrisio dell’USI:
Martedì 23 aprile 2024
ore 17.00-18.00
Teatro dell'architettura Mendrisio
Visita guidata alla mostra con i curatori, Marco Della Torre e Manuel Orazi.
Su prenotazione al seguente indirizzo eventi.tam@usi.
Lo stesso giorno, martedì 23 aprile, alle ore 12.30 avrà luogo il terzo e ultimo incontro del ciclo di lezioni pubbliche sulle scuole di architettura: Lezione pubblica di Manfredo di Robilant: "Fuori e dentro l'architettura. La facoltà di Firenze e l'Architectural Association nei decenni 1960 e 1970"
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La mostra "La scuola di Mendrisio. Un progetto”, in corso fino al 30 giugno 2024, ha come obiettivo primario l’esposizione del lavoro prodotto collettivamente dalla comunità accademica durante il periodo 2022/23. Utilizzando gli spazi del Teatro dell’architettura, l’intento è quello di avvicinare il pubblico, e non solo quello di addetti ai lavori, alla varietà degli insegnamenti e delle attività che vengono svolte all’interno dell’Accademia di architettura dell’USI. Tuttavia, l’esposizione è occasione per riflettere di nuovo sulla natura di una scuola di architettura. Si è pensato quindi di dedicare uno spazio in mostra per tratteggiare in sintesi i principi che hanno guidato la formazione di alcune scuole del secolo scorso, importanti punti di riferimento per i programmi didattici delle scuole di architettura del secolo XXI: la Hochschule für Gestaltung di Ulm, la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, l’Architectural Association di Londra, l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e l’Institute for Architecture and Urban Studies a New York.
Luogo | Teatro dell'architettura Mendrisio |
Indirizzo / Via | Via Turconi 25 , Mendrisio |
Età | Per tutti |
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Presentazione - Wir sind Stadtgarten
Sviluppatrice di cooperative - Nell'era dell'abitare cooperativo, emergono soluzioni innovative che ridefiniscono il concetto di comunità e sostenibilità. "Wir sind Stadtgarden" è in prima linea nello sviluppo di cooperative d'abitazione orientate alla qualità di vita degli abitanti e all'integrazione sociale. Questi progetti non solo offrono alloggi a prezzi accessibili, ma creano anche quartieri vivaci, sostenibili, e ricchi di spazi aperti, pensati per stimolare l'interazione e il benessere collettivo. Attraverso un approccio interdisciplinare e un'attenta pianificazione finanziaria, si realizzano ambienti dove vivere diventa un'esperienza arricchente, promuovendo un nuovo modello di vita urbana per il futuro.
Spettacolo teatrale - Il credibile racconto dell'incredibile caso del condominio di via S.
Spettacolo di e con Igor Horvat - Un monologo liberamente tratto da L’affare Mayerling - romanzo condominiale di Bernard Quiriny.
Muovendosi costantemente sul labile confine tra realtà e invenzione, tra testimonianza e suggestione, lo spettacolo ripercorre l’intero (seppur breve) arco di vita del Condominio di via S. dalla sua costruzione alla distruzione. Soprattutto dipinge il delicato equilibrio delle vite che un condominio è destinato ad accogliere al suo interno e che finisce poi per influenzare, purtroppo talvolta non in modo positivo. L’assurdità delle situazioni che si possono creare in questi agglomerati del vivere moderno riesce a strapparci una risata. Nel contempo ci richiama però a riflettere sulle implicazioni del contemporaneo concetto di abitare. Anche perché finiamo sempre – con stupore – ad ammettere che la realtà supera la finzione.
Luogo | Villa Saroli |
Indirizzo / Via | Lugano |
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Gli atleti, dai più giovani ai professionisti, passando per chi fa sport a livello amatoriale sono spesso soggetti a traumi o a patologie, ma soprattutto devono sapere gestire il proprio corpo e la propria mente in modo equilibrato per poter raggiungere i propri obiettivi senza pregiudicare la propria salute.
Hanno perciò bisogno di un approccio globale e poli specialistico.
È quello che la rete EOC Sport dell’Ente Ospedaliero Cantonale si propone di offrire, attraverso una rete di medici e strutture di alto livello, tra cui il Centro Cantonale di Medicina dello Sport a Tenero. La nuova rete EOC Sport offre una valutazione a vari livelli sia di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione di patologie muscolari/ortopediche ed internistiche.
Ne parleremo con i medici della rete EOC Sport e con il nostro ospite, Noé Ponti
Luogo | webinar |
Indirizzo / Via | Lugano |
Età | Per adulti |
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DIECI CANDELINE PER ‘LIBRI AL SOLE’
Martedì 23 aprile 2024 in concomitanza con la ‘Giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore’ a Bellinzona l’associazione Ondemedia spegnerà dieci candeline sul progetto «Libri al Sole» (2014-2024).
Luogo | Piazza Rinaldo Simen |
Indirizzo / Via | Piazza Rinaldo Simen, Bellinzona |
Età | Per tutti |
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Banca Raiffeisen Basso Ceresio e Artrust annunciano l’apertura di una nuova mostra d'arte diffusa dedicata al celebre duo svizzero di street artist, Nevercrew. La mostra sarà allestita all’interno delle tre filiali della Banca a Melano, Riva San Vitale e Bissone e sarà visitabile dal pubblico e dagli utenti della banca sino al 30 giugno 2024.
I Nevercrew sono un duo di artisti svizzeri noto per il loro lavoro nel campo dell'arte urbana e del muralismo. Composto da Christian Rebecchi e Pablo Togni, il gruppo è attivo dal 1996 e ha realizzato numerosi murales in tutto il mondo. I loro lavori spesso riflettono temi sociali, politici ed ambientali, e sono caratterizzati da un forte impatto visivo e da una grande attenzione ai dettagli. La loro esplorazione artistica si concentra in particolar modo sul rapporto tra l'uomo e la natura, e sui complessi sistemi sociali ed ambientali che plasmano il nostro mondo contemporaneo. La loro arte ha guadagnato riconoscimento internazionale e ha contribuito a plasmare il panorama dell'arte di strada contemporanea.
Le opere in mostra presso le filiali di Banca Raiffeisen Basso Ceresio sono una selezione proveniente dall'esposizione "Mutual", precedentemente ospitata presso la sede di Artrust a Zurigo. Con "Mutual", i Nevercrew hanno voluto esplorare il concetto di scambio e condivisione degli effetti derivanti dalla partecipazione comune e dalla coesistenza all'interno di un ambiente condiviso. Le opere mettono in luce il delicato equilibrio tra l'uomo e la natura, ponendo l'accento sulla percezione umana della propria interazione con il mondo naturale.
«L'esposizione rappresenta un'opportunità unica per la comunità di immergersi nell'universo creativo dei Nevercrew, che con le loro opere ci spingono da sempre a riflettere sulle dinamiche fondamentali della nostra esistenza in relazione all’ambiente che ci circonda», afferma Patrizia Cattaneo Moresi, Direttrice di Artrust. «Siamo particolarmente entusiasti di poter portare le loro opere, e l’arte in generale, in spazi inediti, sempre più vicini alle persone e alla loro quotidianità. Questo obiettivo rappresenta una missione fondamentale per Artrust, e siamo grati a Banca Raiffeisen Basso Ceresio per aver colto questa opportunità di collaborazione».
«Nei nostri obiettivi vi è quello di promuovere e sostenere progetti nel territorio di pubblica utilità, privilegiando quelli che possano dare valore aggiunto alla comunità e che siano ispirati ai nostri valori cooperativi e di vicinanza - aggiunge Siro Pacchiani, Presidente della Direzione di Banca Raiffeisen Basso Ceresio - La cultura e l’arte visiva rientrano in questo contesto e, in aggiunta, le tematiche delle opere che esporremo, grazie alla collaborazione con Artrust e i Nevercrew, si inseriscono perfettamente nel quadro dei nostri ideali».
NEVERCREW @ BANCA RAIFFAISEN BASSO CERESIO
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 30 giugno 2024, presso le tre filiali dell’istituto bancario:
- Melano (Via Cantonale 85)
- Riva San Vitale (Via dell’Indipendenza, 8)
- Bissone (Piazza F. Zorzi, 2)
Gli orari di apertura sono dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 16:30.
Per maggiori informazioni: artrust.ch/nevercrew-raiffeisen
Luogo | Banca Raiffeisen Basso Ceresio |
Indirizzo / Via | Melano |
Periodo | Dal 15.04.2024 al 30.06.2024 |
Giorni | Lu Ma Me Gi Ve |
Età | Per tutti |
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La Galerie - Caslano in collaborazione con la Casa anziani Malcantonese sede di Caslano - OSCAM, Via Mera, 9 - Caslano è lieta di annunciare la prima collettiva artisti di Caslano.
Per la prima collettiva non saremo in grado di invitare tutti gli artisti di Caslano che meriterebbero di essere presenti e, altre collettive seguiranno.
Orari di esposizione:
10.00-11.00
13.30-18.00
Di seguito gli artisti di questa prima collettiva: Orio Galli, Andy Wildi ed Ermanno Laghi.
Orio Galli, pittura e grafismi
L'artista è noto per le sue opere d'arte sorprendenti e innovative che riflettono la sua cifra grafica, in continua dialettica fra segno libero e segno strutturato.
Nell’ambito della sua carriera cinquantennale, Orio Galli ha saputo realizzare opere caratterizzate da un linguaggio creativo personale, dove la ricerca estetica non è disgiunta dall’impegno sociale. La passione per la calligrafia e la gestualità portano Orio Galli a dare ai suoi lavori grafici un’impronta spesso pittorica, con una forte sensibilità cromatica. Le sue opere continuano a ispirare e ad affascinare il pubblico.
Ringraziamo il m.a.x. museo e il Centro Culturale Chiasso, al quale l'artista ha donato il suo Archivio, per averci prestato alcune bellissime opere per l’esposizione di Orio Galli.
Andy Wildi
I dipinti del pittore nato a Baden che vive da 40 anni nel Malcantone si caratterizzano per il loro realismo espressivo, che a volte si spinge nel surreale e toccano fibre di latente nostalgia.
La sua opera comprende dipinti, murales, scenografie e oggetti, molti adornano anche libri pubblicati dall’editore tedesco Zweitausendeins.
La grande monografia “Andy Wildi – Befragte Wirklichkeit” pubblicata da Orell Füssli offre un quadro completo dell’opera dell’artista.
Ermanno Laghi
Ciò che rende il lavoro di questo pittore così unico è la sua capacità di adattarsi e trasformare le diverse influenze in qualcosa di personale e distintivo. Nel corso degli anni, Ermanno Laghi abbraccia stili diversi, passando addirittura a fasi cubiste riuscendo sempre a mantenere una coerenza emotiva e tematica.
Le figure femminili esposte oggi sono caratterizzate da una sensualità sottile, sofisticata, fashion e, composizioni suggestive.
Luogo | Casa anziani Malcantonese sede di Caslano |
Indirizzo / Via | Via Mera, 9, Caslano |
Periodo | Dal 14.04.2024 al 31.05.2024 |
Giorni | Tutti i giorni |
Età | Per tutti |
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Mostra personale di Alexandra von Burg
Dal 30 marzo al 30 maggio 2024
Orari di apertura:
Martedì – Domenica 10.00 – 13.00 | 14.30 – 19.00 (Lunedì chiuso)
Incontro con l’Artista SABATO 6 APRILE, a partire dalle 14.30
Rinfresco offerto
Fondazione Majid
Via Borgo, 7 – 6612 Ascona TI – Switzerland
www.foundationmajid.com
Dal 30 marzo, presso la prestigiosa Fondazione Majid di Ascona, sarà visitabile la nuova mostra personale di Alexandra von Burg, pittrice nota in Canton Ticino e oltreconfine per il suo stile unico e originalissimo, capace di coniugare in maniera inedita l’astratto e il figurativo.
Intitolata “Elisir di Primavera”, la ricchissima esposizione raccoglie quasi settanta opere di grande, medio e piccolo formato, frutto dell’instancabile e appassionata ricerca degli ultimi due anni. Centrale, in questa ampia collezione, è il tema della Natura, un soggetto che Alexandra von Burg ha sempre indagato ma che oggi appare sotto una luce nuova, più intima e introspettiva.
Una consapevolezza maggiore conquistata grazie alla ritrovata libertà di questi mesi di post-pandemia, in cui l’artista ha scelto di vivere il più possibile all’aperto, concedendosi lunghe passeggiate in montagna (dove ha la fortuna di condurre la propria esistenza), diversi viaggi dal carattere naturalistico e persino un emozionante pellegrinaggio in cammino in Toscana. Esperienze spirituali ed estetiche che, inevitabilmente e quasi necessariamente, hanno poi trovato spazio e forma sulle sue tele guidando i suoi pennelli per ricreare le tante suggestioni impresse nella mente e nell’animo.
Nuovissima è la serie dedicata alle Ninfee, soggetto a cui l’artista si è ispirata nel 2023 quando ha preso parte alla mostra collettiva in omaggio al pittore svizzero Luigi Rossi (1853-1923) promossa dal Festival “La carezza perduta”; uno spunto intellettuale che in seguito è germogliato dando vita a sette dipinti, alcuni dei quali di grandi dimensioni e di notevole respiro, caratterizzati da accordi cromatici dal fascino delicato che nulla tolgono alla forza dei bagliori sulla superficie dell’acqua o al riflesso contrastato di un cielo nuvoloso.
I fiori, che da sempre animano le sue opere, diventano ora i vivaci protagonisti di molte raffigurazioni. Reali, verosimili o dichiaratamente di fantasia, colpiscono per i loro colori tersi e brillanti, per il movimento ondivago degli steli e delle foglie, per l’originale definizione delle corolle, talvolta sottolineate e rese vibranti da un incerto contorno bianco tracciato a matita, per la presenza di piccole gocce di rugiada che imprimono alla scena quella sensazione dell’attimo fuggente che è così difficile riprodurre in pittura. In queste atmosfere luminose, serene e ottimistiche dove tutto è un inno al risveglio dal torpore dell’inverno e un invito al piacere dei sensi i fiori, soprattutto, si manifestano come emblema di una sensualità libera e innocente, aggraziata e gioiosa.
Non mancheranno in mostra le versioni più recenti delle suggestive vedute marine che, negli ultimi anni, sono diventate probabilmente la cifra stilistica dell’autrice in virtù del loro fascino e della loro potenza espressiva. Esse ci pongono al cospetto di una natura incontaminata, selvaggia, orgogliosa e indomabile. Sorrette da un ritmo incalzante, rivelano un moto dell’animo che da impulsivo diventa sempre più riflessivo, da inquieto si fa disteso, man mano che le singole energie convergono in una visione completa e unitaria. Sono scene di forte impatto visivo ed emozionale che invitano a calarsi in una realtà sospesa tra reale e immaginario riandando, con la memoria, al proprio vissuto e alla propria esperienza personale.
Di carattere più personale, più intellettuale e più grafico, è l’ampio repertorio iconografico che Alexandra von Burg ha costruito nel tempo e che ritorna ciclicamente, spontaneamente, ora con discrezione ora con maggiore enfasi, costellando il suo lungo e articolato percorso di ricerca.
Alla mostra “Elisir di Primavera”, chi segue l’artista da tempo riscoprirà con piacere i simboli vitali che rendono così stimolante la lettura dei suoi quadri come, ad esempio, il cerchio, la sfera, la spirale e anche la scelta stessa dei colori che, spesso, lascia intuire una motivazione simbolica profonda e vagamente misteriosa. Appartengono a questo repertorio simbolico anche gli uccellini stilizzati, dalla forma tondeggiante, che sempre più spesso vivacizzano le sue tele più astratte; sono creature fragili e delicate che ispirano simpatia e spirito di protezione, e che ben rappresentano il nostro desiderio segreto di liberarci da ciò che ci opprime per spiccare il volo, con gioia e spensieratezza, verso la sconfinatezza del cielo.
Attraverso questa mostra, l’artista sembra rivolgerci un invito a riscoprire la bellezza del creato che ci circonda, nelle grandi come nelle piccole cose; è una bellezza che ci si offre spontaneamente ogni giorno e di cui potremmo godere pienamente in ogni momento, se avessimo la predisposizione d’animo giusta per farlo. Alexandra ci offre il suo sguardo sulla Natura, ricco di incanto e di meraviglia, di curiosità e di riconoscenza, per trasportarci in una dimensione sospesa tra reale e immaginario da percorrere liberamente, serenamente, alla ricerca di un benessere individuale che, una volta trovato, si desidera condividere.
Alexandra von Burg nasce nel 1968 in Ticino, dove attualmente vive e lavora. Dal 2001 è presente a manifestazioni artistiche di livello nazionale ed internazionale.
Il suo percorso artistico comincia nel 2000 da autodidatta, quando alle prime esperienze pittoriche su seta affianca presto la pittura acrilica su tela e tecniche miste in cui sperimenta sempre nuove soluzioni.
Ha intrapreso la via della decorazione architettonica realizzando diversi murales, di grandi dimensioni e di forte impatto visivo, in edifici privati in Canton Ticino.
Dal 2002 è membro dell'Associazione Pittori e Scultori Ticinesi, di cui è stata Presidente dal 2014 al 2021.
Sito personale dell'artista:
https://www.alexvonburg.com/
Luogo | Fondazione Majid |
Indirizzo / Via | Via Borgo, 7, Ascona |
Periodo | Dal 30.03.2024 al 30.05.2024 |
Giorni | Ma Me Gi Ve Sa Do |
Sito web | Vai al sito |
Dove c’è Hermann Hesse, c’è Volker Michels – Curatore e pioniere di un autore intramontabile
Mostra temporanea al Museo Hermann Hesse Montagnola
Da mezzo secolo l'opera di Hermann Hesse e la nostra conoscenza dello scrittore sono sempre più complete, anche grazie al lavoro del suo curatore Volker Michels. Con l'edizione in 20 volumi delle "Opere complete" e l'edizione in 10 volumi delle lettere più importanti del poeta, egli ha più che raddoppiato la raccolta dei suoi scritti e l'ha arricchita di aspetti importanti prima sconosciuti. Ha reso l'opera di Hesse nuovamente accessibile in numerosi volumi tematici su questioni esistenziali sempre attuali e in volumi di materiale sulla storia della creazione e dell'impatto dei libri di Hesse, di cui sono state distribuite almeno 150 milioni di copie in tutto il mondo. L'Editionsarchiv, che lui e sua moglie Ursula hanno costruito in collaborazione con il figlio di Hermann Hesse, Heiner, comprende tutto ciò che è stato possibile ricercare e scoprire sul poeta negli ultimi decenni. In questa mostra verranno svelate le motivazioni di questo appassionato ricercatore e redattore, che corrispondeva con il poeta sin da studente e ha lavorato come curatore presso le case editrici Suhrkamp e Insel per quattro decenni. Scoprirete, inoltre, come il lavoro editoriale possa ampliare e aggiornare l'immagine di un autore.
Luogo | Museo Hermann Hesse Montagnola |
Indirizzo / Via | Montagnola |
Periodo | Dal 30.03.2024 al 02.02.2025 |
Giorni | Tutti i giorni |
Prezzo | CHF 10.- / 8.- |
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SOUND ECHOES, LISTENING SPACES
30.03 - 27.04.2024
Con: Laurent Güdel, Juliette Henrioud
Curata da: Isotta Regazzoni
Vernissage: Sabato 30 marzo 2024 dalle 18:00
Durante il Vernissage, dalle 19:00, ascolto collettivo di Suoni svaniti, inudibili e immaginari di Laurent Güdel.
Orari di apertura della mostra: da venerdì a sabato, dalle 15:00 alle 19:00 e su appuntamento scrivendo a: [email protected]
“Onde di sé”, nuovo programma espositivo de La Rada di Locarno inaugura sabato 30 Marzo 2024 con la mostra “SOUND ECHOES, LISTENING SPACES”. Curata da Isotta Regazzoni, la mostra presenta Suoni svaniti, inudibili e immaginari di Laurent Güdel e (Tumulte) di Juliette Henrioud.
Il progetto nasce dal desiderio di dedicare lo spazio de La rada al suono e ai suoi echi. Da un lato Laurent Güdel, artista sonoro di Bienne, continua il suo percorso di ricerca sulla storia del suono elettronico, della radio e delle tecnologie audio in generale. Coglie l'occasione per concentrarsi su istituzioni e infrastrutture sonore emblematiche come le antenne e i trasmettitori del Monte Ceneri e di Isone, la Fonoteca Nazionale di Lugano e lo Studio Elettroacustico Sperimentale di Gravesano. La sua composizione sonora è costituita da sue registrazioni, effettuate durante alcune visite in Ticino, e da alcuni archivi sonori degli anni '50 che ha potuto raccogliere presso la Fonoteca nazionale. Juliette Henrioud, artista di Losanna, sviluppa una pratica ibrida che mette in dialogo il mondo del suono con quello pittorico attraverso un approccio intuitivo. L'artista esplora i possibili legami tra onde sonore e stimoli visivi attraverso un approccio introspettivo, che combina l'intuizione del gesto pittorico con la relazione tra tela, colore, materia visiva e conoscenza. Una miscela di onde sonore e field recordings in dialogo con acrilici e acquerelli.
Per inaugurare l'evento, Laurent Güdel inviterà il pubblico a immergersi nella sua installazione sonora in un ascolto collettivo all'apertura del 30 marzo 2024 dalle 19:00.
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Parallelamente alla prima mostra prenderà avvio il ciclo estemporaneo di perfomance sonore dal titolo “MICRORACCONTI” a cura di Yimei Zhang, che il 20 Aprile 2024 presenterà una sound performance dell’artista Nadia Peter.
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La rada
Via alla Morettina 2
6600 Locarno
https://larada.ch/
IG: larada_locarno
FB: La rada
Luogo | Locarno |
Indirizzo / Via | Locarno |
Periodo | Dal 30.03.2024 al 27.04.2024 |
Giorni | Ma Me Gi Ve Sa |
Sito web | Vai al sito |
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Da sempre conosciuti come i castelli, oggi rispondono all’appellativo di Fortezza Bellinzona – ma perché?
Una mostra a Sasso Corbaro esplora secoli di trasformazioni delle fortificazioni bellinzonesi, iscritte dal 2000 nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Attraverso video, disegni, reperti storico-archeologici ed attività interattive l’esperienza è quella di un viaggio tra passato, presente e futuro. Dal neolitico fino agli ultimi restauri, con un assaggio di quello che verrà: la Fortezza è oggi un luogo senza tempo.
Luogo | Castello di Sasso Corbaro |
Indirizzo / Via | Via Sasso Corbaro 44, Bellinzona |
Periodo | Dal 23.03.2024 al 03.11.2024 |
Giorni | Tutti i giorni |
Prezzo | 15 CHF |
Età | Per tutti |
Sito web | Vai al sito |
Prevendita | Acquista biglietti su La Fortezza |
La più grande mostra personale di Shahryar Nashat mai presentata in Svizzera.
Il corpo umano, le sue percezioni e rappresentazioni svolgono un ruolo centrale nel lavoro di Shahryar Nashat. Attraverso video, sculture e installazioni, l’artista crea esperienze sinestetiche che evocano emozioni e stati d'animo difficili da esprimere razionalmente. Evitando interpretazioni definitive, Nashat esplora tematiche come il desiderio, la mortalità, l'istinto animale e l'arte stessa.
Per la sala ipogea del MASI l’artista ha realizzato un progetto site specific che ne stravolge completamente l’atmosfera. Le opere esposte – quasi tutte nuove produzioni – dialogano con l’architettura modificata creando un’unica grande installazione che il pubblico è invitato ad esplorare, affrontando sensazioni contrastanti. Una composizione musicale di sinfonie e lamenti si diffonde e scandisce il ritmo del percorso.
Cuore pulsante della mostra è l’opera video Streams of Spleen (2024), riprodotta in loop su una grande parete di schermi luminosi. In quest’opera, che vede come protagonisti i lupi, l’artista esorta ad allontanarsi dalla prospettiva umano-centrica e ad assumere il punto di vista animale.
A cura di Francesca Benini.
Un progetto in collaborazione con Istituto Svizzero, Roma | Milano | Palermo.
Luogo | MASI Lugano |
Indirizzo / Via | piazza Bernardino Luini 6, Lugano |
Periodo | Dal 17.03.2024 al 18.08.2024 |
Giorni | Tutti i giorni |
Prezzo | 20 CHF |
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Luca Marignoni è protagonista di un nuovo progetto promosso da KROMYA Art Gallery. Dopo la personale Lo stesso cielo, ogni notte, allestita a Verona nel 2023, e la partecipazione ad Arte Fiera Bologna con uno stand monografico, la Galleria presenta nella sede di Lugano, dal 12 marzo al 29 aprile 2024, la prima personale svizzera dell’artista, intitolata Il cielo mira.
Curata da Luca Massimo Barbero, l’esposizione sarà inaugurata martedì 12 marzo alle ore 18.30 con contestuale presentazione del catalogo. Saranno presenti l’artista e il curatore.
L’allestimento svela un percorso scandito da una selezione di circa venti opere scultoree: legno, cartongesso e alluminio sono il veicolo materico per tradurre la visione artistica di Luca Marignoni. Realizzati tra il 2016 e il 2024, i lavori esposti comprendono anche diversi inediti, fatti appositamente per la mostra di Lugano.
Definita da Luca Massimo Barbero come “poetica del limite”, la ricerca di Luca Marignoni ha un approccio in cui meditazione e contemplazione giocano un ruolo centrale. L’artista riflette su quale sia l’orizzonte fra il visibile e l’invisibile per immaginare un luogo “altro” in cui la mente possa essere libera di espandersi, senza conoscere barriere, comprese quelle della materia stessa. Un processo che si svela e si rivela tramite un minuzioso lavoro scultoreo di sottrazione, che dà vita a forme tali da non richiamare nessun nome specifico e da non suggerire un solo oggetto:
«Le forme si offrono come un campo aperto di potenziale significato. Come se con il togliere la materia arrivassi ad una forma che genera la spinta verso un essere riconosciuto, che poi si ferma lì e non arriva mai ad accettare di essere un racconto solo», spiega l’artista.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Grafiche Aurora nel 2024 che documenta l’intera produzione dell’artista con le opere e le vedute delle esposizioni di Verona e Lugano.
Luogo | KROMYA Art Gallery |
Indirizzo / Via | Viale Franscini 11, Lugano |
Periodo | Dal 12.03.2024 al 29.04.2024 |
Giorni | Ma |
Info | 3898363333 |
Età | Per tutti |
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Il Museo Comunale d'Arte Moderna di Ascona è lieto di accogliere questa prima mostra di valorizzazione e di condivisione delle opere della Fondazione Werner Coninx di Zurigo, della quale da agosto 2023 beneficia di ben 189 opere prevalentemente grafiche, che sono state oggetto di un prestito permanente a lungo termine. La rassegna si focalizza attorno a 14 artisti delle avanguardie storiche legati o vicini alla Neue Künstlervereinigung München (1909) e quindi al Blaue Reiter (1911), che hanno concorso a rivoluzionare il linguaggio artistico in senso dapprima espressivo e poi tendenzialmente astratto. Accanto ai capostipiti Wassily Kandinsky, Gabriele Münter, Marianne Werefkin, Franz Marc, troviamo le grandi personalità degli amici sodali August Macke, Paul Klee, Heinrich Campendonk, Louis René Moilliet e Richard Seewald e quelle dei meno noti Adolf Hölzel, Conrad Felixmüller, Robert Genin, Andreas Jawlensky e Ignaz Epper.
Inaugurazione 9 marzo, ore 18.00
Luogo | Museo Comunale d'Arte Moderna |
Indirizzo / Via | Via Borgo 34, Ascona |
Periodo | Dal 10.03.2024 al 02.06.2024 |
Giorni | Ma Me Gi Ve Sa Do |
Prezzo | 10 CHF |
Età | Per tutti |
Sito web | Vai al sito |
Prevendita | Acquista biglietti |
I premi del concorso Swiss Press Photo sono stati consegnati dalla Fondazione Reinhardt von Graffenried il 28 aprile 2023 a Berna. La Swiss Press Photo fa parte degli Swiss Press Awards con Swiss Press Text, Online, Audio, Video e Local. Scopo e attività centrale della Fondazione sono la promozione e il sostegno del giornalismo e del fotogiornalismo svizzero, indipendentemente dal fatto che utilizzi mezzi stampati o mezzi elettronici. La Fondazione svolge la sua attività senza alcun fine di lucro ed è indipendente dalle case editrici.
Al concorso hanno partecipato 159 fotografi svizzeri. Una giuria internazionale ha scelto i laureati fra 3290 fotografie nelle categorie «Attualità», «Vita quotidiana», «Reportage Svizzeri», «Ritratto», «Sport» e «Internazionale». Lo Swiss Press Photo è nato nel 1991 con lo scopo di promuovere il fotogiornalismo.
La mostra viaggia in tutta la Svizzera e fa tappa a Zurigo, Berna, Prangins e Bellinzona.
Luogo | Castel Grande, Sala Arsenale |
Indirizzo / Via | Salita Castelgrande 18, Bellinzona |
Periodo | Dal 01.03.2024 al 28.04.2024 |
Giorni | Tutti i giorni |
Prezzo | 15 CHF |
Età | Per tutti |
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Fotografie di Patrizia Mazza
Patrizia Mazza è nata e cresciuta a Melano. dopo le scuole dell'obbligo e l'apprendistato di commercio inizia a lavorare nell'amministrzaine comunale. Inizia poi un percorso universitario ed ottiene unalicenza in scienze politiche presso l'Università di Ginevra e in segiuto un master in Informazione Documentaria.
Il viaggio ha sempre fatto parte della sua vita e si avivcina alla fotografia, in modo passivo, grazie a un compagno fotografo. Solo negli ultimi sei anni iniza a fotografare in modo attivo e continuativo, prima solo animali e poi paesaggi e particolari.
Da sempre affascinata dall'estremo Nord e dall'estremo Sud del mondo con la fotografia cerca di rendere "immortali" paesaggi e particolari effimeri, così effimeri da sparire anche nel giro di qualche minuto.
Luogo | Osteria L'Uliatt, Fondazione Diamante |
Indirizzo / Via | Via dei Fontana da Sagno 3, Chiasso |
Periodo | Dal 01.03.2024 al 24.05.2024 |
Giorni | Lu Ma Me Gi Ve |
Età | Per tutti |
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Ogni anno l’Accademia di architettura dedica una mostra all’offerta formativa. Con un formato completamente rinnovato rispetto alle passate edizioni, l'esposizione ha anche quest'anno come obiettivo primario presentare una rassegna sul lavoro prodotto collettivamente durante l’ultimo anno accademico 2022/23. Tuttavia, è anche occasione per riflettere di nuovo sulla natura di una scuola di architettura, dedicando uno spazio in mostra per tratteggiare in sintesi i principi che hanno guidato la formazione di alcune scuole del secolo scorso.
Utilizzando gli spazi del Teatro dell’architettura, l’intento è quello di avvicinare il pubblico, non solo quello degli adetti ai lavori, alla varietà delle attività che vengono svolte all’interno dell'Accademia, con la presentazione di progetti, immagini, modelli, accompagnati da una serie di interviste che rappresentano l'ampia e variegiata comunità che anima il campus dell'USI a Mendrisio.
Calendario e orari di apertura
23 febbraio 2024 – 30 giugno 2024
martedì / mercoledì / giovedì / venerdì: ore 14.00-18.00
sabato / domenica chiuso, ad eccezione dei seguenti fine settimana di apertura speciale:
sa 24–do 25 febbraio 2024: ore 10.00-18.00
sa 2–do 3 marzo 2024: ore 10.00-18.00
sa 6–do 7 aprile 2024: ore 10.00-18.00
sa 4–do 5 maggio 2024: ore 10.00-18.00
sa 18–do 19 maggio 2024: ore 10.00-18.00 - Giornata Internazionale dei Musei, in collaborazione con la Rete dei Musei d'arte del Mendrisiotto.
sa 1–do 2 giugno 2024: ore 10.00-18.00
sa 29–do 30 giugno 2024: ore 10.00-18.00
lunedì chiuso
aperture durante i giorni festivi:
mar 19 marzo, San Giuseppe, ore 14.00-18.00
mer 1. maggio, Festa del Lavoro, ore 14.00-18.00
gio 9 maggio, Ascensione, ore 14.00-18.00
gio 30 maggio, Corpus Domini, ore 14.00-18.00
sa 29 giugno, San Pietro e Paolo, ore 10.00-18.00
>> Maggiori informazioni
+41 58 666 58 67 - [email protected]
Luogo | Teatro dell'architettura Mendrisio |
Indirizzo / Via | Via Turconi 25, Mendrisio |
Periodo | Dal 23.02.2024 al 30.06.2024 |
Giorni | Ma Me Gi Ve Sa Do |
Età | Per tutti |
Sito web | Vai al sito |
Durante la migrazione primaverile verso i luoghi di riproduzione, rane e rospi rimangono spesso vittime della strada. A fine inverno, i volontari e le volontarie del WWF posano le barriere lungo i tratti stradali interessati dall'attraversamento degli anfibi e spostano gli individui da un lato all'altro della carreggiata. Il lavoro di volontariato è fondamentale per tenere aggiornati i dati statistici sulla popolazione degli anifibi in Ticino.
La migrazione degli anfibi sta per iniziare.
WWF e Centro di Coordinamento per la Protezione degli Anfibi e dei Rettili in Svizzera (Karch) rinnovano quindi, a tutti gli utenti della strada, l'appello alla prudenza e al rispetto affinché questi animali, protetti dalla legge poiché minacciati d’estinzione e preziosi anelli della catena biologica, non siano vittime della strada.
Un appello è rivolto anche alla popolazione. Azioni di salvataggio degli anfibi sono organizzate in diverse località della Svizzera italiana, ma questo è possibile solo grazie all’impegno di volontari e volontarie.
I luoghi di migrazione pattugliati sono:
Meride, Somazzo, Castel San Pietro, Riva San Vitale, Figino, Barbengo, Caslano, Muzzano (Sorengo e Piodella), Origlio, Lumino, Camorino, Magadino, Locarno, Vogorno e Lodano.
Cerchiamo inoltre volontari/volontarie per raccogliere informazioni sulla strada cantonale che da Molinazzo di Monteggio porta a Ponte Tresa (zona Madonna del Piano).
per info e iscriversi: https://events.wwf.ch/campagna-per-la-natura/Salvataggio_anfibi_240301
Luogo | Ticino |
Indirizzo / Via | Bellinzona |
Periodo | Dal 22.02.2024 al 30.04.2024 |
Giorni | Tutti i giorni |
Info | 0794621896 |
Età | Per adulti |
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Con opere di Cuno Amiet, Hans Arp, Max Bill, Serge Brignoni, Marc Chagall, Eduardo Chillida, Salvador Dalí, Max Ernst, Alberto Giacometti, Fritz Glarner, Oskar Kokoschka, František Kupka, Henri Laurens, Le Corbusier, Fernand Léger, Verena Loewensberg, Richard Paul Lohse, Marino Marini, Joan Miró, Henry Moore, Ernst Morgenthaler, Germaine Richier, Sophie Taeuber-Arp, Georges Vantongerloo
Attivo come fotoreporter e collaboratore dell’agenzia Magnum Photos, Scheidegger è noto a livello internazionale per i ritratti d’artista. Personalità sfaccettata e multiforme, Scheidegger è stato anche pittore, grafico, regista e, in seguito, gallerista ed editore.
La mostra al MASI ripercorre la produzione di questo straordinario fotografo attraverso un nucleo di oltre cento immagini composto da un’ampia scelta di scatti giovanili inediti del decennio 1945 - 1955 e dai celebri ritratti d’artista. Nella seconda sezione della mostra i ritratti fotografici dialogano con una selezione di opere delle artiste e degli artisti di volta in volta immortalati.
A cura di Tobia Bezzola e Taisse Grandi Venturi
In collaborazione con il Kunsthaus Zürich e la Stiftung Ernst Scheidegger-Archiv
Orari di apertura del museo:
Ma / Me / Ve: 11.00 – 18.00
Gi: 11.00 – 20.00
Sa / Do / Festivi: 10.00 – 18.00
Luogo | MASI Lugano |
Indirizzo / Via | piazza Bernardino Luini 6, Lugano |
Periodo | Dal 18.02.2024 al 21.07.2024 |
Giorni | Ma Me Gi Ve Sa Do |
Prezzo | 20 CHF |
Sito web | Vai al sito |
Quest’anno, INSECTOPIA si installa al MINI-GOLF INDOOR GADREN di Quartino nel cantone Ticino, per la gioia delle famiglie! Tuffati in un universo immaginario dove tutti questi piccoli animali che ci fanno a volte rabbrividire diventano, per il tempo di una visita, più grandi di te. Non c’è da preoccuparsi, sono innocui, anzi, ti invitano a un viaggio nel mondo minuscolo per imparare di più sulla loro vita.
Luogo | Minigolf Garden Indoor |
Indirizzo / Via | Quartino |
Periodo | Dal 09.02.2024 al 20.05.2024 |
Giorni | Tutti i giorni |
Prezzo | 8-16 CHF |
Età | Per famiglie |
Sito web | Vai al sito |
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Fotografie di Alfio Tommasini
Vernissage sabato 10.02.2024 ore 17.00
Sotto al vulcano crescono con audacia timide piante
Luogo | Canvetto Luganese |
Indirizzo / Via | Via R. Simen 14 b, Molino Nuovo, Lugano |
Periodo | Dal 06.02.2024 al 27.04.2024 |
Giorni | Ma Me Gi Ve Sa |
Età | Per tutti |
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Una prospettiva inedita su un nucleo di opere dalla Collezione MASI mai presentate prima, o raramente esposte
In un percorso multi-tematico la mostra “Bianco o nero” mette in dialogo opere di pittura, scultura, fotografia, arte cinetica e concettuale dagli anni Trenta ai giorni nostri. Dalle voci più forti dell’arte italiana del secondo dopoguerra al ready made dell’arte concettuale, dalla pop art alla scultura iperrealista dell’inizio del nuovo millennio, questa ristretta, ma attenta selezione, riesce a toccare i diversi focus della Collezione del MASI. Dagli accostamenti tra i lavori – giocati sul filo della suggestione visiva e concettuale del bianco o nero – nascono inoltre molteplici e inaspettate possibilità di lettura.
Le opere esposte sono di proprietà della Città di Lugano, del Cantone Ticino e della Fondazione MASI; alcune appartengono all’Associazione ProMuseo, altre derivano da donazioni private – come le donazioni Panza di Biumo e Giancarlo e Danna Olgiati – o delle artiste e degli artisti stessi.
Accompagnano l’esposizione degli approfondimenti sulle singole opere, accessibili al pubblico tramite smartphone attraverso la scansione di appositi codici QR.
Orari d'apertura:
Ma / Me / Ve: 11.00 – 18.00
Gi: 11.00 – 20.00
Sa / Do / Festivi: 10.00 – 18.00
Lu: chiuso
Luogo | LAC |
Indirizzo / Via | Lugano |
Periodo | Dal 11.11.2023 al 01.12.2024 |
Giorni | Ma Me Gi Ve Sa Do |
Prezzo | 8 CHF |
Età | Per tutti |
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