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Al Bano (Fonte foto screenshot youtube)
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10.05.23 - 10:000
Aggiornamento: 10:57

Le nuove rivelazioni di Al Bano fanno molto rumore

‘Colpa di quell’incontro fatale’ così il cantante ha ricostruito la morte della figlia Ylenia

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ROMA - Albano Carrisi ha ricostruito una volta per tutte la morte della figlia Ylenia, scomparsa a 23 anni nel 1994 mentre si trovava negli Stati Uniti. Sebbene il suo corpo non sia mai stato ritrovato, il cantautore 79enne è certo di come sono andate le cose e ha raccontato tutto a ‘Il Corriere della Sera’.

Parlando di Ylenia, sua primogenita, avuta con l’ex moglie Romina Power, ha detto: “Era una ragazza straordinaria. Studiava al King’s College di Londra. Parlava inglese, spagnolo, francese, portoghese. Venne a Mosca con noi e imparò un po’ di russo, la sera Romina e io andavamo a dormire e lei scendeva sulla Piazza Rossa a vedere il cambio della guardia al mausoleo di Lenin. Poi ci accompagnò negli Usa, a girare un docufilm, l’America perduta. Andammo da Los Angeles a New Orleans. E lì fece l’incontro fatale”.

Quando gli è stato chiesto quale sia stato quest’incontro, ha risposto: “Gli homeless. Gli artisti di strada. Ricordo un nero, si chiamava Masakela. Una sera la compagnia andò al cinema, ma io rimasi con Ylenia perché avevo notato qualcosa di strano. A un tratto cominciò a correre, e io dietro, lei gridava ‘fermate quell’uomo vuole farmi del male’, e quell’uomo ero io, gridavo ‘lasciatemi, è un problema di droga’. Mi seminò, la ritrovai il mattino alle 8. A sua madre disse che aveva rischiato la vita sulle acque del Mississippi”.

Poi cosa accadde? “Andammo a Venice a trovare la zia di Romina, Anne, la sorella di Tyrone Power: una pittrice di animo gentile. Sembrava tornata la pace. Al ritorno Ylenia mi dice: papà, ho deciso di scrivere un libro, e per farlo devo andare in Belize, la patria degli homeless. Dissi: va bene, ma prima ti devi laureare, manca poco... Invece andò in Belize, visse in una capanna, un uomo la minacciò, lei si salvò prendendo in braccio un bambino. Così tornò a New Orleans. Diceva che non voleva frequentare gente di plastica”.

Quindi la ricostruzione minuziosa della notte di Capodanno del 1994, quando scomparve. “Ho ricostruito quella notte ora per ora. Ho parlato con i testimoni. Ho incontrato Masakela, che era stato pure in galera, ma negava di avere colpe. Ho interrogato l’ultima persona che l’ha vista, il guardiano del porto. Era seduta in riva al fiume, lui la avvisò: non puoi stare qui. Ma Ylenia non se ne andava. Il guardiano insistette, allora lei gli disse ‘io appartengo alle acque’, e si tuffò nel fiume, nuotando a farfalla. Lì capii che il guardiano stava raccontando la verità, perché Ylenia diceva quella frase da bambina prima di tuffarsi, e nuotava a farfalla. Ma il Mississippi non perdona. Romina non l’ha mai voluto accettare. Ma è andata così”, ha concluso.

Redazione Gossip

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