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LOCARNO - Dopo un’attenta valutazione delle oltre 2’200 opere pervenute, il comitato di selezione dei Pardi di domani – composto da Tizian Büchi, Liz Harkman, Stefan Ivančić e dalla responsabile del comitato Charlotte Corchète – ha scelto i 43 cortometraggi che si contenderanno i Pardini d’oro e d’argento 2020. La selezione include cineasti emergenti provenienti da 34 Paesi nel mondo: dagli Stati Uniti alle Filippine, dalla Finlandia alla Repubblica Democratica del Congo, passando ovviamente per la Svizzera. I corti designati toccano generi, argomenti ed estetiche molto differenti tra loro, delineando un panorama autoriale sfaccettato e variato.
La selezione. Tra i registi selezionati figurano diversi nomi già passati al Locarno Film Festival, come Sorayos Prapapan, in Concorso anche un anno fa; Renee Zhan, che ha presentato i suoi film nel 2016 e nel 2018; Octav Chelaru, ai Pardi di domani nel 2017; Gunhild Enger e Jacqueline Lentzou, ai Pardi di domani 2016. Graditi ritorni sono anche quelli di Mahde Hasan, Linh Duong e Phạm Ngọc Lân, giovani autori che Locarno ha scoperto negli ultimi anni grazie allo sguardo rivolto al Sud est asiatico di Open Doors, e oggi selezionati per il concorso internazionale. Già noti al pubblico sono anche Zhannat Alshanova, protagonista del workshop de L’immagine e la parola condotto da Béla Tarr nel 2019, e Hamza Bangash, che con il suo Dia nel 2018 ha partecipato a Open Doors, nel 2019 è entrato nella Locarno Filmmakers Academy e nel 2020 ha vinto la prima edizione delle Locarno Shorts Weeks.
Redazione Cultura