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Credit ph. Marta Rossetti
DANZA & BALLETTO
04.05.23 - 20:000

Spettacolo istituzionale della Scuola di Ballo Teatro alla Scala

In scena oltre 150 ragazzi fra gli 11 e i 18 anni

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

MILANO - Dal 5 al 7 maggio 2023 torna al Teatro Strehler il consueto appuntamento con lo spettacolo istituzionale della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Frédéric Olivieri, fra pezzi classici e contemporanei. Il programma si apre con la “Presentazione” concepita da Frédéric Olivieri sui frizzanti Etudes di Carl Czerny per mettere in luce i diversi livelli raggiunti dagli allievi, dal 1° all’8° corso. Sul palcoscenico sfileranno tutti i 160 allievi della Scuola. Segue “Balthus Variations”, una creazione che Emanuela Tagliavia, coreografa e docente di danza contemporanea della Scuola, ha ideato su musica appositamente composta da Giampaolo Testoni, avvalendosi dei costumi di Lou Antinori. I corpi, i gesti, i movimenti delle figure adolescenziali di celebri opere di Balthus rivivono sulla scena nell’interpretazione di 29 allievi fra i 14 e i 18 anni (4°-8° corso) in una costruzione in crescendo, in cui da un assolo iniziale, preceduto da un momento in cui si odono le voci originali di Balthus, della moglie fra le risate dei loro giovani amici, si passa alla moltiplicazione degli assoli quindi a scene che coinvolgono progressivamente un numero maggiore di interpreti. Attraverso duetti, terzetti, fino a un ottetto, la coralità alla fine ritorna all’atmosfera iniziale. Come sottolinea la stessa coreografa, “inizialmente mi sono soffermata su alcuni dettagli del corpo: mani, gomiti, ginocchia, intrecci fra i corpi, gestualità. Dai corpi sono passata agli atteggiamenti nelle pose e alla luce degli ambienti, che pur essendo calda, presenta zone d'ombra, suggerendo così un'oscurità nascosta, un'inquietudine che può essere percepita da uno sguardo complice. Ho sempre detto ai danzatori di comunicare tra di loro senza pensare di essere guardati, è come se il pubblico spiasse il susseguirsi delle immagini evocative, a volte sospese, a volte ludiche, a volte intime e sensuali”. Si chiude con un divertissement da “La fille mal gardée”, nella nuova coreografia firmata da Frédéric Olivieri, sulla partitura di Peter Ludwig Hertel con scene e costumi di Luisa Spinatelli, rielaborati da Angelo Sala e Maria Chiara Donato. “La fille mal gardée” si annovera fra i balletti più antichi ad essere rimasti nel repertorio, essendo nato all’epoca della Rivoluzione francese. Il Direttore della Scuola scaligera ha scelto la partitura di Hertel, composta nel 1864 per la versione coreografica di Paolo Taglioni per l’Hofoper di Berlino, rappresentata al Teatro alla Scala nel 1880. In scena una sessantina di allievi fra il 2° e l’8° corso. Il divertissement coglie alcuni dei momenti più significativi del balletto, come la Danza dei nastri, il Ballo dell’Albero di Maggio, con i ballerini che danzano fra una serie di nastri colorati legati a un palo decorato, e la “danza degli zoccoli”. 

 

Milano, Teatro Strehler

5-7 maggio 2023

Venerdì 5 maggio ore 20.30

Sabato 6 maggio ore 15 e 19.30

Domenica 7 maggio ore 16 e 20.30


FRÉDÉRIC OLIVIERI 

Nato a Nizza, frequenta e si diploma al Conservatorio di Musica e Danza della sua città natale. Nel 1977 vince il Primo Premio del Prix de Lausanne, entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Nel 1978 entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy e successivamente di Rosella Highthower. Viene nominato solista nel 1981, quando alla direzione artistica del complesso parigino vi è Rudolf Nureyev. Al Teatro del Opéra di Parigi danza i ruoli più importanti del repertorio classico e lavora con numerosi coreografi ospiti come Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Alwin Nikolais, Alvin Ailey, Paul Taylor, Glen Tetley, Roland Petit. Nel 1985 partecipa come Primo Ballerino alla creazione dei Ballets de Monte Carlo sotto la direzione di Pierre Lacotte e Ghislaine Thesmar, e dopo pochi mesi - alla presenza di S.A.S. la Principessa Carolina di Monaco - gli viene conferito il titolo di Étoile. Con i Ballets de Monte Carlo interpreta, sino al 1993, tutti i ruoli più importanti del repertorio classico, neoclassico e contemporaneo ed è protagonista di creazioni che gli vengono espressamente dedicate da coreografi quali Uwe Scholz, Jean Christophe Maillot, John Neumeier, Roland Petit. Nel 1986 riceve il Premio Leonide Massine e nel 1992 viene insignito dal Principe Ranieri di Monaco del titolo di “Cavaliere dell’Ordine per Meriti Culturali”. Nel 1993 diviene Principal dell’Hamburg Ballet Company, diretto dal coreografo John Neumeier, con il quale terminerà la sua brillante carriera di danzatore. Inizia quindi al Maggio Musicale Fiorentino, nel 1996, la sua nuova esperienza professionale e fino al 1998 assume l’incarico di Maître de Ballet e assistente coreografo della compagnia MaggioDanza, per la quale crea anche le coreografie dell’Orfeo di Claudio Monteverdi per la regia di Luca Ronconi. Diviene quindi Maître de Ballet e consulente artistico per il Balletto dell’Opera di Zurigo diretto da Heinz Spoerli. Nel 1999 viene richiamato a Firenze per firmare la coreografia di Aida e l’anno successivo è nominato Direttore Artistico di MaggioDanza. Sempre nel 2000 è Maître de Ballet principale del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di cui nel 2002 diviene Direttore Artistico, ricoprendo questo ruolo fino al 2007. Nel corso del suo mandato amplia e rinnova il repertorio della compagnia scaligera con nuove produzioni come Il lago dei cigni di Vladimir Bourmeister, La Dame aux camélias di John Neumeier, Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine, The Cage di Jerome Robbins, Symphony of Psalms e Petite Mort di Jiří Kylián, Marguerite and Armand di Frederick Ashton, Annonciation e La Stravaganza di Angelin Preljocaj, Polyphonia di Christopher Wheeldon. Non sono mancate le creazioni di rinomati coreografi italiani come Mauro Bigonzetti, Fabrizio Monteverde, Jacopo Godani, accanto alla stretta collaborazione con Maurice Béjart e Roland Petit. Senza dimenticare le tournée internazionali su palcoscenici di prestigio assoluto (dal Covent Garden all’Opéra di Parigi). Nel 2003 assume la carica di Direttore del Dipartimento Danza dell’Accademia Teatro alla Scala e nell’ottobre 2006 diviene anche Direttore della storica Scuola di Ballo scaligera. Durante la sua direzione ha dato l’opportunità ai suoi allievi di frequentare masterclass con danzatori e coreografi di fama internazionale. Inoltre, arricchisce il repertorio della Scuola con importanti coreografie quali Napoli di August Bournonville, Serenade, Who cares?, Theme and Variations, Tarantella di George Balanchine, La Bella Addormentata di Mats Ek, Gaîté parisienne suite, La luna di Maurice Béjart, The Vertiginous Thrill of Exactitude e In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe, Symphony in D, Evening Songs e Un ballo di Jiří Kylián, The Unsung di José Limón, Gymnopédie di Roland Petit, Larmes Blanches e La Stravaganza di Angelin Preljocaj. Per la Scuola ha firmato anche le coreografie di nuove edizioni di celebri titoli del repertorio, come Lo Schiaccianoci su musiche di Čajkovskij e Cenerentola, su musiche di Prokof’ev. Nel luglio 2005 viene insignito del titolo di “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” dal Ministro della Cultura Francese. Nell’ottobre 2016 gli viene nuovamente affidata la direzione del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Torna alla direzione del Dipartimento Danza dell’Accademia scaligera nel dicembre del 2020.

Il cuore del Dipartimento Danza, diretto dal 2003 da Frédéric Olivieri, già direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala dal 2000 al 2007 e dal 2017 al 2020, è costituito dalla Scuola di Ballo, ancora oggi fra le istituzioni più autorevoli nell’ambito dell’alta formazione coreutica. Fondata nel 1813 da Francesco Benedetto Ricci come “Imperial Regia Accademia di Ballo”, la Scuola scaligera ha visto avvicendarsi alla direzione celebri ballerine e prestigiosi maestri quali Carlo Blasis, Enrico Cecchetti, Ettorina Mazzucchelli, Esmée Bulnes, Elide Bonagiunta, John Field, Anna Maria Prina, solo per citarne alcuni. La Scuola ha formato artisti come Carla Fracci, Liliana Cosi, Luciana Savignano, Oriella Dorella, Roberto Fascilla, Roberto Bolle, Massimo Murru, Gilda Gelati, Mara Galeazzi, Marta Romagna, Gabriele Corrado, Alessio Carbone, Nicoletta Manni, Rebecca Bianchi, Sara Renda, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Virna Toppi, Martina Arduino. All’epoca della fondazione gli allievi erano 12, oggi sono 160. Articolata in otto anni di corso (fra gli 11 e i 18 anni di età), consente di ottenere un diploma dalla duplice specializzazione in danza classico-accademica e danza moderno-contemporanea, in linea con le esigenze delle grandi compagnie internazionali che richiedono ai ballerini professionisti la padronanza di un repertorio sempre più ampio e diversificato. Durante gli studi gli allievi partecipano a diversi titoli della stagione del Teatro alla Scala e si esibiscono su importanti palcoscenici, in Italia e all’estero. Fondamentale per la loro crescita artistica l’interpretazione delle più note coreografie dei maestri di ieri e di oggi come Marius Petipa (Paquita, La Bayadère), August de Bournonville (Napoli), George Balanchine (Serenade, Theme and Variations, Who cares?, Tarantella), Maurice Béjart (Gaîté parisienne suite, La luna), Anton Dolin (Variations for Four), Mats Ek (La Bella Addormentata), William Forsythe (The Vertiginous Thrill of Exactitude, In the Middle, Somewhat Elevated), Jiří Kylián (Symphony in D, Evening Songs, Un ballo), José Limón (The Unsung), Roland Petit (Gymnopédie), Angelin Preljocaj (Larmes blanches, La Stravaganza). Inoltre, hanno creato appositamente per la Scuola di Ballo Davide Bombana (Ipnos), Shantala Shivalingappa (Nineteen Mantras), Matteo Levaggi (Largo), Emanuela Tagliavia (Luminare minus, Balthus Variations), Valentino Zucchetti (Canone allegro). Si segnalano, infine, le nuove versioni coreografiche dei grandi titoli del repertorio firmate da Frédéric Olivieri come Lo schiaccianoci, Cenerentola (su commissione della Fondazione Bracco), La fille mal gardée. Negli anni più recenti si sono intensificati incontri e masterclass con coreografi e danzatori di fama internazionale come Kathryn Bennetts, Davide Bombana, Luigi Bonino, John Clifford, Claudia De Smet, Paul Dennis, Vladimir Derevianko, Yvan Dubreuil, Shirley Esseboom, Maina Gielgud, Nanette Glushak, Cynthia Harvey, Akram Khan, Monique Loudières, Piotr Nardelli, Patricia Neary, Pompea Santoro, Suki Schorer, Victor Ullate, Arlette van Boven, Francesco Ventriglia, Aaron Watkin, Jelko Yuresha.

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

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