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MILANO - Grazie alla partnership con CBI-Camera Buyer Italia, il consorzio CDT si propone diversi obiettivi, tra cui quello di far conoscere in modo più approfondito agli acquirenti e al pubblico il marchio creato nel 1985, che si occupa della promozione della cultura del cuoio da suola. Questo marchio poggia su tre pilastri fondamentali: sostenibilità, qualità e tracciabilità.
Oggi, questi principi sono considerati essenziali per il futuro del settore della moda e verranno trasmessi attraverso diverse iniziative e racconti emozionanti nei negozi di moda più importanti del territorio. In questo modo, verrà messo in evidenza il talento dei giovani e il valore delle materie prime. Il cuoio, infatti, è un materiale naturale privo di sostanze plastiche ed è riciclabile.
Inoltre, proviene dalla trasformazione degli scarti dell'industria alimentare, che altrimenti sarebbero stati destinati alla discarica o all'inceneritore. Il debutto di Cuoio di Toscana si è svolto il 18 settembre, durante l'inizio della settimana della moda di Milano e della fiera di Lineapelle, presso il celebre negozio milanese 10 Corso Como. Questo concept store storico non solo rappresenta Milano, ma anche il Made in Italy e la creatività internazionale. Guardando al futuro, il consorzio, guidato da Antonio Quirici, mira a superare i 200 milioni di euro di fatturato entro il 2023 grazie alle aziende sostenibili del distretto che operano secondo rigorosi criteri di benessere animale, depurazione delle acque, riciclo dei rifiuti solidi ed energia rinnovabile. Questa tradizione rappresenta un simbolo del Made in Italy e attualmente i mercati europei, come Francia, Portogallo, Germania e Gran Bretagna, nonché mercati internazionali come Stati Uniti, Cina e Giappone, ne sono i principali clienti.
Redazione Fashion