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(Foto: Luciano Romano)
DANZA & BALLETTO
13.11.23 - 20:000

“Don Chisciotte” di Nureyev in scena al Teatro di San Carlo

Nuova coreografia ripresa da Clotilde Vayer e Charles Jude

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

NAPOLI - Il Balletto del Teatro di San Carlo porta in scena il “Don Chisciotte”, balletto ottocentesco musicato per Marius Petipa da Ludwig Minkus riallestito per la prima volta in Australia nel 1973 da Rudolf Nureyev con una nuova coreografia, ripresa da Clotilde Vayer (direttrice del Balletto del San Carlo) e Charles Jude (Fondation Nureyev). In programma per tre recite, da martedì 14 a giovedì 16 novembre, il balletto in un prologo e tre atti basato su un episodio comico del romanzo di Miguel de Cervantes “Don Chisciotte della Mancia”, qui nell’allestimento della “Royal Swedish Opera”, vedrà l’Orchestra del Lirico di Napoli diretta da Martin Yates. Scene e Costumi sono di Nadine Baylis, firma le Luci John B Read.  Protagonisti, nei panni di Kitri Luisa Ieluzzi (14 e 16 novembre) e Claudia D’Antonio (15 novembre) e in quelli del barbiere Basilio, Alessandro Staiano (14 e 16 novembre) e Danilo Notaro (15 novembre). 

Rudolf Nureyev aveva ricoperto il ruolo di Basilio già nel 1959, a 21 anni, dandone una brillante interpretazione assieme al Kirov Ballet di Leningrado. Rimise più tardi in scena il “Don Chisciotte” ideando una nuova versione coreografica basata sulla struttura di Marius Petipa e Alexandre Gorski modificata con aggiunta di nuova musica commissionata a John Lanchbery per per conferire al balletto un carattere più vivace e pieno di ritmo. 

“Come diceva Nureyev – racconta Charles Jude - ‘Don Chisciotte’ è una specie di ‘opèra-comique’. Il balletto racconta solo una parte della storia originale raccontata da Cervantes: il matrimonio di Basilio a Barcellona. Petipa aveva preso questa parte più comica e il ruolo di Basilio era certamente più semplice e non difficile tecnicamente. Nureyev ha aggiunto nella parte di Basilio due variazioni difficili e una per presentare il personaggio, nelle quali ha voluto riassumere e mostrare tutte le possibilità e le difficoltà tecniche della danza classica. Quando si danza la prima variazione di Basilio, è come aver danzato tutte le espressioni del linguaggio classico. Questo era Nureyev”.

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

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